Prestiti e garanzie statali nella bozza del Decreto Liquidità

La bozza del “Decreto Liquidità” prevede garanzie statali al 100% solo per i piccoli prestiti fino a 25.000 euro, destinati a microimprese e partite Iva, concessi senza alcuna valutazione bancaria o del fondo.
Per il resto, si avrà al massimo un sistema misto (90% Stato + 10% Confidi privati) e con tetti rigidi; più in particolare, l’azienda deve avere un fatturato massimo di 3,2 milioni e potrà ottenere un finanziamento non superiore al minore tra il 25% dei ricavi e l’importo di 800mila euro. In pratica, sotto i 3,2 milioni di ricavi, il prestito scenderà proporzionalmente sotto gli 800mila euro.
Occorre precisare che i 400 miliardi di euro annunciati dal governo non sono uno stanziamento di risorse, ma la stima (massima) di prestiti che potranno essere attivati dal sistema bancario sfruttando le garanzie statali.
Si segnala, inoltre, che il decreto non è ancora stato pubblicato (per ora si tratta solo di una bozza) e comunque, anche quando lo sarà, per entrare in vigore avrà bisogno del via libera da parte della Ue. Inoltre, per accedere alle garanzie bisognerà mettere in conto passaggi burocratici e, in alcuni casi, valutazioni discrezionali sul quadro economico dell’azienda.