Obbligo di documenti tracciabili per la fruizione delle detrazioni fiscali

A partire da quest’anno contribuenti e professionisti si confronteranno, per la prima volta, con l’obbligo di pagamento tracciato per fruire delle detrazioni che è entrato in vigore dal 1.01.2020. Infatti, se la spesa
è stata pagata in contanti, la detrazione è irrimediabilmente persa.
Di seguito si segnalano i casi più comuni che Caf e professionisti si troveranno a gestire nelle prossime settimane:
– pagamenti attraverso carte di credito, debito, prepagate;
– pagamenti con app e altri sistemi (come Paypal, wallet smartphone, Satispay, Amazon Pay e altri).
Il contribuente, oltre al documento comprovante la spesa (fattura o scontrino “parlante”), dovrà presentare al Caf o al professionista i documenti che colleghino la spesa alla propria identità e a quella del destinatario del pagamento.
Più in particolare, per il pagamento con carta di credito pare necessario disporre dell’estratto conto della carta per individuare i soggetti coinvolti, non essendo sufficiente la ricevuta Pos. Diversamente, per il pagamento con bancomat si ritiene sufficiente la ricevuta Pos ma si consiglia l’esibizione anche dell’estratto conto bancario collegato. Nel caso di carte prepagate dovrebbe essere sufficiente la ricevuta Pos; se questa non fosse disponibile (come nel caso di pagamento effettuato online) dovrebbe essere sufficiente la stampa dei movimenti dal sito o dall’app collegati alla carta.