Strumenti di sostegno alle famiglie durante il coronavirus

Si elencano alcune misure per fronteggiare l’emergenza coronavirus a disposizione delle famiglie.

  •  Mutuo “prima casa”. Oltre ai casi già previsti (perdita di lavoro, morte o grave handicap), si può fare domanda di sospensione del mutuo “prima casa” per chi va in cassa integrazione o perde fatturato.
  • Congedo di 15 giorni. È previsto un congedo dal lavoro al 50% solo se tutti e due i genitori lavorano. Ne può beneficiare un solo genitore con figli minori di 12 anni solo se nel nucleo non vi è altro genitore disoccupato o senza lavoro (con Naspi o altre forme di sostegno al reddito). Possono fare domanda lavoratori dipendenti del settore privato, iscritti alla gestione separata e autonomi per un massimo di 15 giorni (anche non continuativi) da fruire durante la sospensione dell’attività scolastica. È riconosciuto anche se il lavoro viene svolto in modalità smart. L’indennità è pari al 50% della retribuzione o del reddito giornaliero.
  • Voucher baby sitter. In alternativa al congedo parentale al 50%, i genitori possono fare domanda per un voucher baby sitter da massimo 600 euro per nucleo, indipendentemente dal numero di figli. L’importo sale a 1.000 euro per il personale sanitario e del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Non sono previste soglie di reddito. Si può chiedere in caso di smart working.
  • Lavoro domestico. È stato prorogato al 10.06.2020 il termine di versamento dei contributi per l’attività lavorativa di colf, badanti e baby sitter che scadono tra il 23.02.2020 e il 31.05.2020. Si segnala che il lavoro domestico non è stato sospeso né sono stati previsti ammortizzatori sociali ad hoc, come per esempio la cassa integrazione in deroga.
  • Carta famiglia. Dal 31.03.2020 tutti i genitori possono chiedere online la Carta famiglia per accedere a sconti e servizi agevolati. Lo strumento è stato esteso a tutti i nuclei familiari con figli minori di 26 anni conviventi, anche adottivi.
  • Buoni spesa. Tramite i Comuni verranno dati agli aventi diritto dei buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità, destinati ai più bisognosi.