L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 1/E/2020, si è espressa in tema di appalti e ha fornito spunti di orientamento per la definizione del superamento della soglia di 200.000 euro annua in conseguenza della quale i contratti “labour intensive” rientrano nella nuova disciplina prevista dall’art. 17-bis del D.Lgs. 241/1997.
In particolare, è stato precisato che l’arco temporale si riferisce all’anno solare, assumendo il riferimento ai mesi e non ai giorni in relazione alla decorrenza della stipula, cessazione e/o alle modifiche contrattuali che possono incidere negli aspetti che fanno rientrare il contratto nella fattispecie.
Mancano precisazioni sui contratti di durata inferiore a 12 mesi che si collocano all’interno dell’anno solare, per i quali la dottrina ritiene non dovrebbe applicarsi il principio del pro-rata temporis e di conseguenza il ragguaglio ad anno.