Il decreto fiscale (L. 157/2019) collegato alla legge di Bilancio ha introdotto nuove regole sugli appalti in vigore dal 1.01.2020.
In particolare, negli appalti di valore superiore a 200.000 euro il committente deve chiedere all’impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici copia delle deleghe di pagamento per il versamento delle ritenute sui redditi da lavoro dipendente (e assimilati) dei lavoratori impiegati nell’appalto, per riscontrare l’ammontare totale degli importi versati dalle imprese.
In caso di mancata trasmissione, o se i versamenti risultano omessi o insufficienti, il committente deve sospendere il pagamento dei corrispettivi maturati dall’impresa appaltatrice o affidataria.
Più in particolare, l’art. 17-bis D.Lgs. 241/1997, così come modificato dal D.L. 124/2019, impone per le opere o servizi di valore complessivo annuo superiore a 200.00 euro il versamento senza compensazione da parte del datore di lavoro delle ritenute, con modelli F24 separati per committente.
La norma richiama 3 requisiti per l’applicazione della novità: esecuzione presso il committente, prevalente utilizzo di manodopera e utilizzo di beni del committente.